Da epoca immemorabile la zona era coltivata a vigneti e cereali, come testimonierebbero i nomi di alcune località quali Sorti (zona concessa ai legionari romani veterani di guerra e, appunto, assegnata tramite estrazione a sorte) e Bré (non coperta da boschi come le zone circostanti ma coltivata).
Altre borgate e contrade tutto intorno hanno conosciuto prosperità in passato grazie ai piccoli corsi d’acqua e alle sorgenti, agli uliveti secolari e alla strada chele attraversava, si dice già in epoca romana, e che portava verso l’entroterra e la zona di Caprino: località Bardino, località Coi (in passato borgo fortificato), Sevino, Campiano (abbandonato dagli abitanti prima della fine del ‘700 in seguito ad una pestilenza, Loncrino (così chiamato dai “Loncrini” che vi abitavano, nome derivante da “Ronchlin” o “Ronchi”, che indica terreni disboscati), Valmagra: tutte borgate in passato abitate da contadini mentre Torri del Benaco, giù in riva al Lago di Garda, rinserrato nelle mura, era abitato da pescatori, mercanti e soldati.